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Organizzazione d'impresa

Struttura organizzativa

La prima variabile organizzativa in ordine di importanza è la struttura organizzativa.

Essa riguarda l'assetto di base dato alla divisione del lavoro, fra i soggetti che operano nell'azienda, e al coordinamento dei compiti svolti da costoro per il raggiungimento delle finalità aziendali.

In sostanza, definire la struttura organizzativa di un'azienda significa stabilire:

  • tra quali organi (uffici, reparti, laboratori ecc.) è diviso il lavoro in azienda;
  • quali funzioni sono assegnate a tali organi;
  • quali relazioni (gerarchiche, funzionali ecc.) esistono tra gli organi che compongono la struttura.

La struttura organizzativa di base viene esplicitata attraverso documenti formali (cioè espressi in forma scritta) che si chiamano organigrammi, funzionigrammi, mansionari, norme procedurali ecc.

Tali documenti si propongono di rendere chiaro a tutti i membri dell' organizzazione qual è il loro ruolo e quale comportamento l'azienda si attende da loro per il raggiungimento dei propri obiettivi.

Organigramma

Nelle figure seguenti sono presentati esempi di organigramma.

Esempio organigrammaEsempio organigramma n. 1

esempio organigramma 2Esempio organigramma 2

esempio organigramma 3Esempio organigramma 3

Funzionigramma

Nelle figure seguenti sono presentati esempi di funzionigramma.

esempio funzionigramma 1Esempio funzionigramma 1

esempio funzionigramma 2Esempio funzionigramma 2

 

Dettagli
Ultima modifica: 14 Aprile 2025
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  • struttura
  • organizzativa
  • organigramma
  • funzionigramma
  • mansionario

Divisione del lavoro: task e mansioni

Il principio della divisione del lavoro presuppone la ripartizione delle attività aziendali in una serie di attività elementari.

Queste vengono poi aggregate in compiti (o task): il compito è un insieme di attività elementari fra loro collegate ed inscindibili.

Un'aggregazione di compiti riferiti ad una persona individua una mansione.

esempio mansionario 1Esempio mansionario 1

Ogni mansione viene attribuita a una persona, la quale ricopre, così, una specifica posizione nell'ambito della struttura organizzativa.

Si dice, infatti, che una persona in una certa posizione svolge un determinato ruolo, deve cioè assumere un tipo di comportamento conforme alle aspettative dei membri dell'organizzazione.

Un insieme di ruoli (posizioni), e quindi di mansioni, individua un organo, ossia un subsistema al quale è affidato lo svolgimento di una data funzione, in merito alla quale vengono attribuite delle responsabilità.

esempio mansionario 2Esempio mansionario 2

Organico

Il termine organico definisce, nella quantità e nella qualità, il personale assegnato ad una certa struttura, quindi il numero delle persone che compongono ciascun organo (funzione, ufficio, reparto ecc.) e la loro qualificazione personale (livello, anzianità, categoria, qualifiche).

Di solito, la struttura organizzativa di un' impresa viene osservata a due distinti livelli:

  • macrostrutturale;
  • microstrutturale.

Per la macrostruttura, si considera l'assetto dell' impresa nel suo insieme e si fa riferimento alla generale ripartizione del sistema in organi e funzioni.

Per la microstruttura, l'analisi della divisione del lavoro è effettuata relativamente al sistema di compiti-mansioni-posizioni relativo ai singoli membri dell'organizzazione.

esempio organicoEsempio organico

La divisione del lavoro opera sia a livello di macrostruttura che di microstruttura. Per il primo, si determinano le funzioni da assegnare ai vari organi; per il secondo si individuano i compiti e le mansioni.

Dettagli
Ultima modifica: 14 Aprile 2025
Visite: 39
  • lavoro
  • funzione
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  • divisione
  • responsabilità
  • organico

Gli organi aziendali

Per macrostruttura si intende l'insieme degli organi che svolgono i compiti e le funzioni loro assegnati. Analizzare la macrostruttura significa studiarne la composizione.

Le unità organizzative presenti in una struttura possono collegarsi fra loro lungo tre direzioni:

  1. in senso verticale (dimensione gerarchica),
  2. in senso orizzontale (dimensione funzionale),
  3. in relazione alla dimensione temporale.

La gerarchia aziendale può avere un numero variabile di livelli, a seconda di come vengono distribuite l'autorità e le responsabilità.

All'autorità di un organo di impartire ordini e direttive deve corrispondere la responsabilità, di pari ampiezza, di un altro organo di eseguirli.

Sotto il profilo gerarchico si possono distinguere almeno tre categorie di organi:

  1. organi volitivi (o istituzionali);
  2. organi direttivi;
  3. organi operativi.

esempio gerarchia aziendaEsempio gerarchia azienda

Gli organi volitivi (o istituzionali) sono quelli cui è affidato il governo dell'impresa al suo massimo livello. Corrispondenti al soggetto economico, essi definiscono gli indirizzi generali dell'impresa e le linee strategiche della sua attività.

Gli organi direttivi sono organi di collegamento tra quelli volitivi e quelli esecutivi. In concreto, traducono gli indirizzi generali tracciati dagli organi volitivi in obiettivi più specifici, assegnano tali obiettivi agli organi esecutivi e ne controllano la realizzazione (ad esempio il direttore generale, il direttore amministrativo, il direttore commerciale ecc.).

esempio gerarchia azienda 2Esempio gerarchia azienda 2

Gli organi operativi (o essenziali), infine, sono tutti coloro che lavorano nell’azienda o per l’azienda: comprendono i dipendenti di ogni livello, dai capi servizio ai capi reparto, ai capi ufficio, fino agli impiegati e agli operai. In base al potere decisionale ad essi attribuito, si distingue tra:

  • organi di line;
  • organi di staff.

 

Organi di «line»

Gli organi di «line» sono quelli dotati di potere decisionale, investiti di responsabilità e, quindi, previsti nel disegno di struttura organizzativa formale.

I rapporti che li legano sono di tipo gerarchico e informati a linee di autorità.

Sono organi di «line» quelli volitivi, direttivi e operativi.

 

Organi di «staff»

Gli organi di «staff», invece, sono organi di natura specialistica che prestano consulenza ed assistenza alla line.

Essi possono essere collocati a diversi livelli della struttura organizzativa.

In ogni caso operano a fianco della linea gerarchica, mai al suo interno, perché ad essi non è riconosciuto alcun potere decisionale.

 esempio organi ente parcoEsempio organi ente parco

Organi e dimensione temporale

Poiché la stabilità degli organi può avere diversa dimensione temporale, è possibile operare, con riferimento ad essa, la classificazione tra:

  • organi permanenti o temporanei;
  • organi continui e discontinui.

Gli organi permanenti sono quelli cui è assegnata una funzione che deve essere svolta a tempo indeterminato; quelli temporanei, invece, sono caratterizzati da una durata limitata nel tempo.

Entrambi questi organi possono operare in modo continuo o discontinuo. Esempi di organi permanenti e discontinui sono il consiglio di amministrazione ed il collegio sindacale; esempi di organi temporanei e discontinui sono i gruppi di studio di nuovi prodotti, i team di lavoro, che si occupano di problemi specifici e si riuniscono solo in modo saltuario, in quanto i loro membri si devono occupare anche dello svolgimento dei compiti previsti dal loro ruolo caratteristico.

Esempi di organi permanenti e continui sono tutte le unità organizzative la cui funzione è necessaria per l'esistenza dell'azienda.

Esempi di organi temporanei e continui sono gruppi di progetto che hanno il compito di portare a termine un progetto specifico dopodiché vengono sciolti.

 

Tipologia di aree funzionali

Le aree funzionali riguardano le funzioni con le quali maggiormente si concretizza l'oggetto tipico dell'attività aziendale. Esse si dividono in:

  • area del marketing: riferita all'insieme di attività mediante le quali l'impresa procede alla vendita, distribuzione, pubblicità, promozione dei propri prodotti, con l'obiettivo di ottenere la fedeltà dei consumatori attraverso la creazione di profitti;
  • area della produzione: comprende il complesso di operazioni necessarie per attuare il ciclo di trasformazione delle materie prime in prodotti finiti;
  • area degli approvvigionamenti: relativa al complesso delle operazioni di acquisto dei beni e servizi, durevoli e non, indispensabili per lo svolgimento dell' attività aziendale;
  • area della ricerca e sviluppo: che si occupa di innovazione, cioè della creazione di nuovi prodotti e di nuovi processi produttivi.

Le aree funzionali ausiliarie forniscono i loro servizi a supporto delle aree caratteristiche. Esse si articolano in:

  • area della finanza: deve reperire i mezzi finanziari occorrenti per l'acquisto dei fattori produttivi e di impiegare correttamente i mezzi stessi nello svolgimento della gestione;
  • area del personale: provvede al fattore produttivo lavoro, sia a livello direzionale sia a livello esecutivo (operaio e impiegatizio). In particolare, l'organizzazione dà all'azienda la sua struttura organizzativa; la gestione del personale, invece, si occupa di dotare l'azienda delle professionalità necessarie e di assicurarsi che gli individui inseriti nell' organizzazione siano motivati al raggiungimento degli obiettivi aziendali.

L'area funzionale informazione e controllo è rappresentata dal sistema informativo aziendale e dal sistema di pianificazione, programmazione e controllo.

Il sistema informativo aziendale ha l'obiettivo di produrre le informazioni (specialmente di tipo economico-finanziario) con le quali vengono resi noti i risultati della gestione aziendale.

Il sistema di pianificazione, programmazione e controllo ha lo scopo di esplicitare gli obiettivi della gestione globale da realizzare nel breve e nel medio-lungo periodo, di predisporre i mezzi efficaci per la loro realizzazione, di misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati nonché di analizzare i motivi degli eventuali scostamenti.

Dettagli
Ultima modifica: 15 Aprile 2025
Visite: 73
  • area
  • azienda
  • produzione
  • macrostruttura
  • gerarchia
  • organo
  • volitivo
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  • operativo
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Relazione tra organi aziendali

Le relazioni tra i vari organi aziendali possono essere disciplinate secondo tre modelli fondamentali:

  • la struttura gerarchica o di linea;
  • la struttura funzionale;
  • la struttura gerarchico-funzionale (linea – staff).

 

Struttura gerarchica o di linea

La struttura gerarchica o di linea, si fonda sul principio di autorità secondo il quale solo il diretto superiore può dare ordini al dipendente di grado inferiore.

Con essa si realizza il principio dell’accentramento del potere decisionale nelle mani dell'imprenditore o dei soci.

VANTAGGI:
  • Unità di comando
  • Chiara definizione dei compiti e delle responsabilità di ogni elemento dell'organizzazione
  • Facilità nella gestione della disciplina
  • Rapidità nell'assunzione delle decisioni
SVANTAGGI:
  • Lentezza burocratica
  • Scarsa possibilità di specializzazione
  • Creazione di uomini-chiave la cui mancanza potrebbe invalidare la funzionalità del sistema
  • Non si adatta alle grandi imprese

 

Struttura funzionale

La struttura funzionale esalta il ruolo degli esperti attuando il principio della divisione del lavoro.

Essa prevede un capo con più specialisti tra i quali esiste una subordinazione multifunzionale.

Ciascun dipendente si trova sprovvisto di un diretto superiore, ma ne ha tanti quante sono le specializzazioni.

Struttura funzionale

VANTAGGI:
  • Specializzazione del lavoro
  • Maggiore apporto degli esperti
  • Migliore utilizzazione dei responsabili delle varie funzioni
SVANTAGGI:
  • Difficoltà di coordinamento
  • Difficoltà nella definizione delle linee di autorità
  • Confusione nella determinazione delle responsabilità per i risultati

 

Struttura mista gerarchico-funzionale

La struttura mista gerarchico-funzionale, è basata sulla distinzione tra organi di «line», che svolgono attività operative di direzione e di esecuzione, e organi di «staff», dotati di conoscenze specialistiche con il compito di fornire consulenza ed assistenza alla line.

Gli specialisti diventano organi di staff della direzione, la quale utilizza la loro competenza tecnica, mantenendo però su di sé la responsabilità del raggiungimento dell'obiettivo finale.

VANTAGGI:
  • Integrazione tra competenze specialistiche e operative
  • Contributo della conoscenza degli esperti nelle varie funzioni alla soluzione di problemi aziendali.
  • Maggiore varietà di posti e responsabilità.
SVANTAGGI:
  • Rapporto difficile tra organi di staff e di line
  • Scarsa incisività degli specialisti per la mancanza di autorità nell’applicazione dei loro suggerimenti.
Dettagli
Ultima modifica: 16 Aprile 2025
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  • struttura
  • funzionale
  • relazione
  • organi
  • aziendali
  • gerarchica
  • linea
  • mista

Soggetto giuridico

Le aziende private possono essere distinte in:

  • individuali, se hanno per soggetto giuridico una singola persona fisica;
  • collettive, se hanno per soggetto giuridico una pluralità di persone fisiche o una persona giuridica.

Sono imprese collettive le società, nelle quali si hanno più soci che conferiscono beni o servizi per l’esercizio in comune di un’attività economica (Titolo V Cod. Civ., artt. 2247 e seg.).

Il nostro ordinamento giuridico prevede due forme di società:

  • Società di persone
  • Società di capitali

Società di persone

Le società di persone mostrano le seguenti caratteristiche:

  • sono prive di personalità giuridica;
  • non vi sono organi della società;
  • per le obbligazioni sociali sussiste la responsabilità
  • personale,
  • solidale (il creditore della società può, a sua scelta, rivolgersi ad uno qualsiasi dei soci illimitatamente responsabili e pretendere anche da lui solo l’adempimento dell’intera obbligazione)
  • Illimitata (oltre alla società, anche il socio risponde per le obbligazioni della società, dei debiti della società; risponde con tutto il suo patrimonio, con tutti i suoi beni, presenti e futuri )

Dal codice civile, sono considerate società di persone le seguenti:

  • la società semplice (sigla S.s.), disciplinate dagli artt. 2251-2290 Cod. Civ.
  • La società in nome collettivo (sigla S.n.c.), disciplinate dagli artt. 2291-2312 Cod. Civ.
  • La società in accomandita semplice (sigla S.a.s.), disciplinate dagli artt. 2313-2324 Cod. Civ.

Società di capitali

Le società di capitali, invece, evidenziano le seguenti peculiarità:

  • sono provviste di personalità giuridica;
  • agiscono a mezzo dei propri organi (deliberativi, di gestione e di controllo);
  • rispondono delle obbligazioni sociali con il proprio patrimonio (piena autonomia patrimoniale): quindi, soltanto la società con il suo patrimonio risponde delle obbligazioni sociali.

Il socio ha una responsabilità limitata al capitale conferito, non assumendo alcuna responsabilità personale per le obbligazioni sociali (tranne i casi previsti dalla legge).

Sono società di capitali:

  • la società per azioni (sigla S.p.a.), disciplinata dagli artt. 2325-2451 Cod. Civ.;
  • La società in accomandita per azioni (sigla S.a.p.a.), disciplinata dagli artt. 2452-2461 Cod. Civ.;
  • la società a responsabilità limitata (sigla S.r.l.), disciplinata dagli artt. 2462-2483 Cod. Civ.;
  • La società a responsabilità limitata semplificata S.r.l.s.), disciplinata dagli artt. 2462-2483 Cod. Civ., in particolare il 2463-bis.
Dettagli
Ultima modifica: 09 Aprile 2025
Visite: 1055
  • società
  • capitali
  • persone
  • individuali
  • collettive
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  • sapa
  • srl
  • srls

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