Soffermandoci ancora per un poco sul simbolismo degli arcani minori occorre anche considerarne l'aspetto numerico che coincide con quello delle comuni carte da gioco.

Il numero, al di là del suo attuale significato pratico, esclusivamente matematico, è stato sempre assimilato dalle grandi culture del passato a qualcosa di sacro. Considerandolo infatti come il numero dei possibili settori in cui può essere suddiviso il cerchio, serie di punti equidistanti da un centro, senza inizio né fine e quindi emblema della perfezione, ne deriva un'immagine geometrica, un valore angolare. Il numero si configura così non più come la cifra a noi consueta ma come un incontro di linee, un centro di forze che irradia energia. Non è certo immotivata la rappresentazione della creazione, fornita dai kabalisti, attraverso una raffigurazione numerica, simbolo di una progressiva discesa e manifestazione delle energie divine nella materia. Così come non casuale appare la concordanza fra il numero e gli orizzonti simbolici che esso schiude e di cui l'arte cartomantica ha fatto tesoro.

Nell'analisi esoterica del numero va innanzitutto tenuta presente la basilare suddivisione fra i dispari, maschili, favorevoli e, a detta della tradizione, sempre significativi di uno stato raggiunto e i pari, femminili, poco propizi e sempre riferiti a una transazione, a un passaggio.

  • Il Re: simboleggia l'uomo pervenuto a compimento, la realizzazione, la paternità, l'autorità, la virilità concretata e quindi sublimata nella saggezza.
  • La Regina: numero tredici, rappresenta la donna nel suo pieno significato simbolico di madre-terra-acqua-fecondità; lo yin, complementare dello yang, la compagna e consorte del Re.
  • Il Cavaliere: numero dodici, segna il passaggio fra infanzia e maturità. È il giovane uomo nel pieno delle forze e del desiderio amoroso, ardito, battagliero ma non ancora compiuto nel matrimonio e nella paternità.
  • Il Fante: rappresenta il numero undici e corrisponde a un individuo ancora in formazione, al bimbo, al ragazzo, allo studente che ha appena intrapreso il cammino verso la completezza dell'essere.
  • Uno: sempre positivo, benefico, simboleggia l'inizio, la germinazione.
  • Due: emblema della coppia. Indica un'associazione ma anche un contrasto, una rivalità.
  • Tre: buono ma ancora fluido, dinamico, si relaziona all'attuazione, alla figliazione dei due numeri precedenti, ora accoppiati. È sintetizzato dalla figura del triangolo.
  • Quattro: emblema di riuscita, sviluppo, maturazione e stabilità, in analogia col quadrato che lo rappresenta.
  • Cinque: simbolo di rinnovamento, imprevisto, avventura, talvolta di matrimonio e successo, era ritenuto favorevole dalla scuola pitagorica, dubbio o persino infausto dalle tradizioni precedenti a questa.
  • Sei: somma di due triangoli contrapposti, simboleggia l'equilibrio di due opposte polarità in perpetuo contrasto e quindi l'attrazione che determina la staticità, la lotta per la libertà dai vincoli in cui ci si sente prigionieri.
  • Sette: indica, in analogia con la compiutezza del sistema planetario arcaico costituito di sette astri, il successo, I'intelletto, la forza, il moto armonico.
  • Otto: emblema della morte e della trasformazione l'otto, come somma di due quattro, allude anche alla giustizia, alla stabilità di fondo che sottende le alterne vicende del cosmo.
  • Nove: è il numero dell'iniziato, la perfezione del tre elevato a potenza, simbolo di protezione divina, dell'ideale, di tutto quanto è lontano.
  • Dieci: è il termine, il raggiungimento, la fortuna, la sintesi del principio e della fine dell'uno e dello zero, oltre il quale tutto si disperde e tutto ricomincia.